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Planimetria Susa - Bussoleno

Planimetria generale del progetto TAV nel tratto da Susa a Bussoleno


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Le fasi di intervento nella piana di Susa (Nord)

Relazioni Fasi di intervento sulle infrastrutture esistenti PD2-C3A_6479_33-50-35_10-01_Relazione_fasi-Susa_A_01_F.PDF











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Piano di Cantiere della Stazione Internazionale

L' accesso al cantiere avverrà tramite accesso diretto dalla rete viaria pubblica. Sono previsti tre punti di accesso al cantiere, ubicati nelle zone Nord, Sud e Ovest, per poter accedere a entrambi i lati della NLTL. L'uscita dal cantiere avverrà per i medesimi punti di accesso. 
...
Il progetto prevede inoltre, all'interno della zona di cantiere, una stazione di lavaggio dei mezzi d'opera in ciascun punto d'uscita.
Nel documento PD2_C3A_6000_55-33-00_10-00_Relazione di cantierizzazione_D_F.pdf sono descritte le operazioni di cantierizzazione della Stazione Internazionale.

Da notare la vicinanza delle case all'area di lavaggio dei mezzi e di stoccaggio oltre alla strada di accesso al cantiere.

Ma non si diceva che tutto il trasporto del materiale sarebbe avvenuto via ferrovia/nastro trasportatore?


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Spostamento ferrovia Susa - Bussoleno

Al fine di realizzare l'innalzamento della livelletta della linea storica... sarà necessario operare una deviazione del traffico ferroviario su una deviazione provvisoria per un tratto di circa 1.263 metri.
Si prevede di realizzare la nuova ferrovia provvisoria Susa - Bussoleno dal distributore Tamoil fino alla borgata Chiodo nella zona tra la SS25 e l'attuale ferrovia Susa - Bussoleno occupata attualmente da giardini di abitazioni private, campi coltivati e prati destinati allo sfalcio.
 
Leggi il documento PD2_C3A_1490-50-30-00_10-01_Relazione tecnica e illustrativa_A_F.pdf con la descrizione degli interventi per l'innalzamento della ferrovia Susa - Bussoleno e la realizzazione della deviazione temporanea a sud della ferrovia attuale

Deviazione temporanea della linea ferroviaria Susa - Bussoleno

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Le Cantierizzazioni

Il progetto prevede un impatto devastante del cantiere per il tunnel di base sulla piana di Susa. Le zone di colore grigio rappresentano le aree di occupazione del cantiere. Da notare tutte quelle zone, occupate temporaneamente da strade e ferrovie "provvisiorie", che priveranno per molti anni i legittimi proprietari dall'accesso e dall'uso dei propri terreni. Si presume che, in molti casi, l'area di cantiere sia più grande rispetto a quella segnata nelle mappe seguenti. 
Ad esempio, per realizzare la deviazione temporanea della ferrovia Susa - Bussoleno, prevista dal distributore Tamoil fino alla borgata Chiodo, e sita tra la SS25 e l'attuale ferrovia Susa - Bussoleno, occorrerà occupare più terreni rispetto a quelli segnati per garantire la libertà di movimento delle macchine operatrici.

Cantierizzazioni della Piana di Susa - Ovest

Cantierizzazioni della Piana di Susa - Est

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La nuova dislocazione dell'autoporto

Ci è stato raccontato che il progetto del TAV avrebbe risistemato aree già compromesse in un territorio altamente antropizzato. Siamo stati rassicurati che il consumo di suolo si sarebbe limitato a pochissimi ettari, l'equivalente di un campo di calcio. Ma, se a qualcuno non bastassero le mappe progettuali che evidenziano l'impatto devastante del progetto sulla piana di Susa a confutare questa tesi, consiglio di guardare dove il progetto si propone di rilocalizzare l'autoporto di Susa.

 Area scelta per ospitare l'autoporto a Chianocco

 Area scelta per ospitare l'autoporto a San Didero

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I Ricettori

I Ricettori sono tutti quegli edifici situati nella fascia di rispetto della Nuova Linea Torino Lione. Saranno soggetti a rumori e vibrazioni causati dai passaggi dei treni. Si parla comunque di problemi che potrebbero verificarsi tra una trentina di anni, per cui, non penso che nessuno debba allarmarsi.

Guarda le schede dei Ricettori con le fotografie delle abitazioni individuate da LTF. Da una prima analisi sono inspiegabilmente sparite le schede di alcune abitazioni comunque identificate come ricettori sulle mappe seguenti.






Questa, invece, è l'opinione dell'assessore alle frazioni del Comune di Susa. Le dichiarazioni dell'assessore

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Viabilità della piana di Susa

Ecco come dovrebbe presentarsi la piana di Susa fra 30/50 anni, dopo il termine dei cantieri per il TAV. Completamente stravolta

Da questo link è possibile leggere il contributo propositivo alla progettazione del nodo e stazione internazionale nella piana di Susa emesso dal Comune di Susa e pubblicato nel progetto preliminare che ha indirizzato LTF nella realizzazione del progetto definitivo.

Mappa della viabilita della zona a Nord della Dora

Mappa della viabilita della zona a Sud della Dora

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Viabilità Statale 25

La nuova viabilità della statale 25 prevede l'interramento della statale per farla passare sotto alla nuova ferrovia e alla stazione internazionale. Come si può notare anche questa volta LTF non ha batato a spese ed ha realizzato un viavai di strade, sottopassi e viadotti impresionanti e totalmente inutili.
Cliccate sull'immagine per vederla ingrandita poi premere 100% in alto a sinistra oppure utilizzare la rotella del mouse per ridimensionare l'immagine.

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Mappa degli Espropri

Mappa degli espropri pubblicata sul progetto definitivo del TAV con i numeri delle particelle catastali.

Per guardare tutte le mappe dei comuni di Venaus, Mompantero, Susa e Bussoleno, seguire il link seguente http://tavveleno.blogspot.it/p/espropri.html

Come potrete facilmente notare l'impatto sulle frazioni San Giuliano e Traduerivi è devastante. Sono diverse le case circondate dal cantiere. Per conoscere il nome dei proprietari di ogni particella soggetta ad esproprio consultare l'avviso di pubblica utilità


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Gli espropri di LTF sono illegittimi

L'11 aprile 2013 LTF ha pubblicato su 2 quotidiani nazionali e sul proprio sito internet, l'avviso di avvio del procedimento finalizzato alla dichiarazione di pubblica utilità conseguente all'approvazione del progetto definitivo del TAV Torino Lione contenente tutti i nomi delle persone alle quali vorrebbero espropriare terreni e abitazioni (Avviso di Pubblica Utilità).

Questa operazione ha allarmato moltissime persone che si sono viste pubblicare nome, cognome, data e luogo di nascita associate ai numeri delle particelle da espropriare. Numeri che le persone normalmente non riconoscono creando apprensione per la difficoltà a reperire l'informazione corretta e capire se il documento di LTF riguardava la rimessa, l'orto o l'abitazione.
Solo a Susa le persone citate dal documento sono più di 500. Ci siamo accorti che il documento riporta proprietà intestate a persone defunte negli anni '70 probabilmente a causa di ritardi e problemi nelle trascrizioni dei dati catastali. Questo aggrava ancora di più il problema perchè sono molte le persone alle quali si vorrebbero espropriare i terreni che non sono elencate nell'avviso.


Il Sindaco di Susa, fautore del disastro che si sta verificando nel territorio cittadino per aver espressamente accettato, senza proferir parola, qualsiasi opera legata al TAV, si è dichiarata "sconvolta".

Il cittadino senatore Marco Scibona, al contrario, ha emesso un comunicato stampa che evidenzia l'illegittimità di questa operazione da parte di LTF.

Come segnalato anche da Pro Natura Piemonte volevamo porre l'attenzione sul fatto che l'11 aprile scorso LTF ha pubblicato su “La Stampa” e “La Repubblica” l'avviso di dichiarazione di pubblica utilità finalizzato all'esproprio per le aree della parte internazionale del TAV, e solo successivamente in data 15 aprile è stato pubblicato il deposito del progetto con la richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale. Questo ha prodotto l'illegittima della precedente pubblicazione dell’11 aprile è difatti un principio base che la procedura di valutazione di impatto ambientale debba avvenire “prima di qualsiasi autorizzazione” (CEE 337/85, art. 2).
E’ quindi palesemente assurdo e gravemente illegittimo che quelle stesse aree su cui la VIA dovrà esprimersi senza alcuna limitazione di giudizio in base al progetto in esame, risultino tra 60 giorni già espropriate in base alla pretesa comunicazione dell’11 aprile.
Aggiungiamo poi che la pubblica utilità può conseguire solo da una dichiarazione del CIPE e che la sua approvazione del fasaggio (avvenuta con la delibera 23/2012) non ha comportato l’esame formale delle varianti, né avrebbe potuto farlo in assenza del progetto e della relativa VIA, inoltre non è sufficiente sottoporre a VIA le “parti variate”, come cita l’avviso pubblico del giorno 15 aprile, perché in presenza di importanti elementi di variazione, è tutto il progetto a dover essere nuovamente oggetto delle osservazioni e dei giudizi secondo la procedura normale.

Tutto ciò a dimostrazione dell'ennesimo pasticcio burocratico sull'iter autorizzativo dell'opera e della superficialità con cui LTF procede. Le leggi tutelano la Res Pubblica e vanno scrupolosamente osservate e quindi è ancora più grave se a violarle sono società a partecipazione statale.
Chiediamo il rispetto della legge e ci attiveremo in tutte le sedi opportune perché ciò avvenga.

Marco Scibona
Cittadino al Senato della Repubblica – Movimento 5 Stelle