Perchè dovremmo andarcene, abbandonare tutto, perdere le nostre radici, solo perchè qualcuno ha sbagliato i conti?
Se questi grafici fossero stati commissionati da un'azienda per decidere gli investimenti futuri, l'azienda sarebbe fallita e chi ha prodotto questi grafici sarebbe stato, per lo meno, licenziato!
Le previsioni progettuali di LTF per giustificare la necessità della costruzione di una nuova linea ferroviaria sono, oltre ad essere palesemente improponibili, anche smentite dai dati ufficiali.
- la previsione di traffico ferroviario di LTF per il 2011 è il triplo rispetto ai dati reali
- la previsione di traffico autostradale di LTF per il 2011 è il doppio rispetto ai dati reali.
Di seguito l'analisi condotta dalla Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone
4.3. Focus sul traffico merci in Valle di Susa
4.3.1. L’andamento storico del traffico merci in Valle di Susa
Il corridoio transalpino della Valle di Susa costituisce la principale direttrice lungo la quale si muovono i traffici merci con origine o destinazione in territorio italiano e francese. La lettura dei dati storici disponibili dal 1984 per questo corridoiopermette di formulare alcune considerazioni di seguito riportate.Il traffico merci trasportato su ferrovia (curva rossa) registra da oltre un decennio una notevole riduzione: il dato più recente (3,4 milioni di tonnellate nel 2011) è pari a circa un terzo del massimo storico (10,1 milioni di tonnellate nel 1997).Il traffico merci trasportato su strada (curva blu) è sostanzialmente stabile dalla prima metà degli anni ’90. I valori registrati nel quinquennio 1999-2004 (curva grigia) costituiscono un’anomalia di carattere temporaneo dovuta alla forzata deviazione dei flussi di traffico per effetto dell’incidente sul Tunnel stradale del Monte Bianco (24 marzo 1999). A seguito della sua riapertura al transito dei mezzi pesanti (9 marzo 2002), in pochi anni il trasporto su strada in Valle di Susa si è ricondotto al livello pre-anomalia. il dato più recente (11,5 milioni di tonnellate nel 2011) è di poco inferiore alla media registrata nel quindicennio precedente (12,5 milioni di tonnellate tra 1996 e 2010, esclusa l’anomalia verificatasi).
4.3.2. L’attuale capacità di trasporto merci della linea esistente Torino-Lione
L’attuale linea ferroviaria in esercizio a doppio binario tra Torino – Lione ha una capacità massima di trasporto merci (retta viola) corrispondente a 32,1 milioni di tonnellate annue, valutata dall’Osservatorio Tecnico istituito dal Governo Italiano (Quaderno 1 “Linea storica - Tratta di valico”). Tale capacità è pertanto pari ad oltre 9 volte l’attuale traffico merci ferroviario (2011) nella Valle di Susa e oltre 3 volte il massimo storico registrato (1997).
Il Tunnel ferroviario del Frejus attualmente in esercizio è stato oggetto di recenti lavori di ammodernamento, già completati sia sul tratto italiano che su quello francese. Grazie a questi interventi il Tunnel ferroviario del Frejus è idoneo al transito di treni merci a sagoma elevata (gabarit UIC B1), quindi compatibili con il trasporto di container di grandi dimensioni e di servizi di autostrada ferroviaria.
4.3.3. Le previsioni di traffico merci formulate dai proponenti della nuova linea Torino-Lione
A giustificazione della necessità della realizzazione di una nuova linea ferroviaria da Torino a Lione, la società Lyon-Turin Ferroviaire (LTF) appositamente costituita dai gestori ferroviari italiano (RFI) e francese (RFF), ha formulato alcune previsioni di traffico merci sul corridoio della Valle di Susa. Queste previsioni sono riprese dall’Osservatorio Tecnico istituito dal Governo Italiano come base per le valutazioni di convenienza economica dell’opera proposta (Quaderno 8, “Analisi Costi-Benefici – Analisi globale e ricadute sul territorio”).
Le previsioni sono espresse sul periodo 2004-2053 e si riferiscono al traffico merci su strada (curva azzurra tratteggiata) e su ferrovia (curva arancione tratteggiata) in uno scenario nel quale venga costruita la nuova linea ferroviaria proposta, la cui entrata in esercizio definiva sarebbe prevista al 2035 (come definito nel cronoprogramma indicato nell’attuale progetto preliminare della tratta internazionale, approvato dal Governo Italiano con Deliberazione CIPE 3 agosto 2011. n. 57).
Osservando il periodo 2004-2011 emerge con evidenza come tali previsioni siano fortemente eccedenti rispetto all’andamento reale indicato dai dati storici disponibili. L’errore è presente sia in termini quantitativi (con sovrastime comprese tra 2 e 3 volte il dato storico registrato) ma soprattutto in termini di tendenza. Infatti, secondo le previsioni LTF, tra 2004 e 2010 nel corridoio in esame si sarebbe dovuta registrare una crescita del trasporto merci complessivo superiore al 30%, mentre i dati storici dello stesso periodo indicano una significativa riduzione.
Inoltre le tendenze di medio e lungo termine indicate da LTF, basate su crescite ancor più sostenute (al 2035 merci su ferrovia decuplicate, merci complessive quintuplicate), appaiono quantomeno incompatibili con gli effetti indotti dall’attuale congiuntura economica mondiale, europea e nazionale.
Fonte: Progetto definitivo linea ferroviaria Torino Lione. Osservazioni della Comunità Montana
Video di presentazione del rapporto costi/benefici del progetto TAV a cura dell'ing. Alberto Poggio del Politecnico di Torino